「明けましておめでとうございます!」 o per dirla all’italiana, “Buon anno!”
Oggi è il primo dell’anno e com’è consuetudine, questa ricorrenza viene festeggiata un po’ ovunque, ognuno con le sue tradizioni.
Da quando ho iniziato a studiare Giapponese, la mia casa ha aperto le sue porte a molti amici del Sol levante che venivano a trascorrere le vacanze invernali in Italia, portando tanti regali di ringraziamento e anche le proprie usanze. Anche quando non potevano essere presenti fisicamente, non mancavano di mandare un loro pensiero per il nuovo anno e nei lori pacchi, non è mai mancato il MOCHI di Capodanno.
Sicuramente molti di voi conoscono già il Mochi, ma vorrei chiarire alcuni punti al riguardo. Il vero mochi è vuoto e insapore, è fatto con glutammato di riso quindi è bianco e gommoso. Se contiene la marmellata di fagioli ed è bianco si chiama “Daifuku”, se è rosa è un “Sakura-mochi”, se sono tre palline di colore rosa – bianco – verde, si chiama “Dango” e così via.
È un piatto della tradizione giapponese molto amato nel paese da grandi e piccini e lo si può trovare venduto un po’ ovunque a prezzi modici, quindi se farete un viaggio in Giappone non avrete problemi a gustarvelo.
Quello di cui vorrei parlarvi qui oggi è invece il mochi di inizio anno.
Come vi ho accennato prima, anche in Giappone c’è una tradizione culinaria legata alle feste e una di esse è il mangiare i mochi il primo dell’anno. Ogni zona del Giappone ha una sua ricetta, ma in tutte le regioni è l’alimento ricorrente in questo giorno speciale.
Uno dei piatti tipici è l’Oshiruko お汁粉 un brodo cremoso di fagioli dolci con dentro dei morbidi mochi: lo si può mangiare anche in altri periodi, ma molti lo preferiscono proprio durante le feste. Questo posso dirvi di averlo provato diverse volte anche in Italia. C’è una variante venduta già pronta per essere gustata aggiungendo soltanto acqua calda.
Ancora più tipico di Capodanno è senza dubbio il Zouni 雑煮 una zuppa mista di verdure, funghi, frutti di mare… e mochi che rientra nella categoria della cucina Osechi 御節料理. Come accennavo, ogni regione ha il suo modo di cucinarla e per questo vi lascio di seguito con delle immagini delle aree geografiche e del loro mochi di capodanno.
Questi simpatici dolcetti, che possono anche essere venduti da soli e mangiati senza l’aggiunta di altro, sono tristemente noti per essere uno dei cibi più pericolosi in Giappone e che ogni anno miete molte vittime tra gli anziani. A causa della sua consistenza gommosa, le persone di una certa età hanno difficoltà a masticarlo e mandarlo giù. Essendo i Giapponesi, soprattutto quelli di una volta, ancora molto legati alle proprie tradizioni e non riuscendo a rinunciare a questo piatto, per loro così prelibato, è facile sentire la notizia che ha causa dei mochi, delle persone sono rimaste soffocate, specie se vivono da sole o con altri anziani.
Sicuramente vi sarà venuta la curiosità di provarlo, se non l’avete ancora fatto, ma mi raccomando, fate attenzione al “mochi – killer”!
la tradizione nelle diverse aree del Giappone
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